Dalle ultime notizie il Lascia Passare Verde per molti riconosciuta con l acronimo anglofono Green Pass “Chissà cosa ha di verde se non i pixel del cellulare” lungi da essere messa nel attico in Italia ma è destinata a permanere. E evidente che non centra nulla con le misure sanitarie è esclusivamente un sistema di controllo, e come si sa il capitalismo del controllo che si sta sperimentando in Italia è apripista per un modello sociale in qualche aspetto molto simile alla carta di credito sociale Cinese.La piattaforma del Green Pass si basa sulla Tecnologia Blockchain con lo scopo di raccogliere più dati possibile per il controllo delle Masse quantificandole e conformandole,con l’ utilizzo delle armi di distrazione di massa i “Media compiacenti” e attraverso le identità digitali, cosi poche persone posso controllare e indirizzare le masse, con ausilio del l’ipnosi di massa mediatica e con il ricatto della libertà condizionata e la maggioranza degli italiani inconsapevolmente più o meno si trova in quella condizione questa e la realtà dei fatti che piaccia o meno.
Unità Oligarchica Europea
E notizia di oggi che la comunità Europea amplia l’utilizzo del Green Pass portandone la scadenza al Giugno 2023.
Personalmente penso che il Green Pass o Super Green Pass non è il mezzo per la gestione pandemica ma il fine per attuare il controllo Pan-ottico totale da qui a 10 anni.
Green Pass
E bene sapere che dietro alla Tessera Verde vi sono numerosi investimenti da parte delle Big Tech, Master Card con Bill Gates, Facebook, The Rockefeller Foundation attraverso Il progetto di GAVI ID2020.
Il progetto prevede di integrare nella identità digitale tutte le funzionalità amministrative fiscali e finanziare entro il 2030. Di per se non sarebbe male, se a gestire il tutto ci fosse un manipolo di santi illuminati da un benevolo divino, ma in realtà non è cosi,si tratta di un manipolo di persone con le stesse pulsioni di qualsiasi essere umano ego centrato con moltissime disponibilità economiche e un possibile delirio di onnipotenza, non c’è da stare allegri.
