UN RECENTE STUDIO 

ha dimostrato che vi sono prodotti alimentari, regolarmente venduti in Italia e nel mondo, contenenti particelle di metalli pesanti altamente cancerogene, provenienti dal fumo di termovalorizzatori, nome nobile per definire gli inceneritori dei rifiuti. Queste microparticelle vengono ritenute dai due scienziati di Modena più pericolose delle macroparticelle dei gas di scarico delle auto, perché entrano nel nostro sangue e si annidano negli organi rimanendovi per sempre, aumentando il rischio di un cancro. Come al solito, in questi dibattiti, si dice tutto e il suo contrario. In questo caso però i due scienziati sono pronti a giurare sulle loro scoperte e ci informano di aver comunicato alle aziende interessate i risultati delle loro analisi. Le aziende hanno preferito non rispondere. Ogni consumatore, leggendo l’elenco che qui di seguito pubblichiamo, si comporti come meglio crede.

ECCO LE MARCHE E I PRODOTTI RISULTATI POSITIVI ALLE ANALISI SULLA PRESENZA DI METALLI PESANTI

1. PANE PANEM

2. CORNETTO SANSON

3. BISCOTTO MARACHELLA SANSON

4. OMOGENEIZZATI PLASMON AL MANZO/ AL PROSCIUTTO E VITELLO

5. CACAO IN POLVERE LINDT

6. TORTELLINI FINI

7. HAMBURGER MC DONALD

8. MOZZARELLA GRANAROLO

9. CHEWINGUM DAYGUM PROTEX PERFETTI

10. INTEGRATORI FORMULA 1 E 2 HERBALIFE

11. PANDORO MOTTA

12. SALATINI TINY ROLD (USA)

13. BISCOTTI OFFELLE BISTEFANI

14. BISCOTTI GALLETTI/GRANETTI/MACINE/NASTRINE DE MULINO BIANCO BARILLA

15. BAULETTO COOP

16. PLUMCAKE

17. GIORLETTO BISCOTTI

18. BISCOTTI RINGO PAVESI

19. PANE CARASAU I GRANAI DI QUI SARDEGNA

20. PANE CIABATTA ESSELUNGA

21. PANE MORBIDO MULINO BIANCO BARILLA

22. PANE ANGELI CAMEO

fonte : http://www.ersiliomattioni.it
Redatto da Pjmanc http:/ ilfattaccio

62 pensiero su “CIBI CONTAMINATI DAI METALLI PESANTI: ECCO L’ELENCO DELLE MARCHE DA EVITARE!”
    1. grazie…sono senza parole….alla fine non dobbiamo mangiare niente…qual’è il cibo che non fa male?

      1. si va al mercato a km 0, si compra dai coltivatori direttamente così che la distribuzione non uccide il mercato e soffoca il coltivatore diretto, ci si compra carne, formaggi, uova, verdure ecc. anche la pasta fatta in casa, il pane e tutto quello che vuoi, ecco cosa si deve mangiare, evitare i supermecati e i prodotti industriali, riportiamo il potere economico ai produttori

      2. tutto quello a filiera corta, cortissima, fa molto meno male.
        Tutto ciò che è raffinato/eccessivamente raffinato va evitato: farine bianche, zucchero bianco, e poi naturalmente NO CARNE, NO LATTE E DERIVATI. La tua vita cambierà in un batterbalengo! E pensa che non sono nemmeno un esaltato di chissà quale dieta macrobiotica 🙂

      3. Non occorre comprare pane morbido del Mulino Bianco , biscotti Bistefani etc ….. mangia sano…. Vai dall’ortolano , dal panettiere , dal lattaio e prendi roba fresca …Tutto quà….. e molto semplice la vita non ce la complichiamo….

    2. Sfatiamo pure il MITO del KM ZERO, se nei pressi dell’orticello ci sono FRUTTETI o CAMPI di MAIS SUPERTRATTATI che inquinano la FALDA ACQUIFERA!!!! Nelle frazioni qua vicino stanno aumentando le morti x LEUCEMIA, ma ancora stupidamente dicono che è “genetica”!!!!

      1. Concordo Greta, fino a che le nostre ciminiere potranno emettere 100 nanogrammi di diossina, quando il limite della Comunità europea è di 0,4 dove anche quello 0’4 fa ridere per non piangere, in quanto si accumula nei terreni e entra nella catena alimentare, figuriamoci i danni che producono le ciminiere, della fabbriche, delle vetrerie e dei cementifici. E te lo dice un produttore biologico e non dell’ultima ora, bensì dal 1983. Ilio Dainelli

  1. Marcello, per quanto io sia d’accordo con te, quanto dici non è possibile quasi per nessuno. Se dovessimo farci tutto in casa non avremmo tempo per lavorare… ed è già un miracolo se abbiamo uno straccio di lavoro.

    1. parole sante!!!
      sono molto scettica riguardo l’attendibilità dell’elenco. Chi mi dice che i nomi non siano pilotati dalla concorrenza e che chi li ha scritti sia un “puro”… mah!

        1. forse sono stata fraintesa, ma mi riferivo a chi ha stilato questa presunta ricerca, non a voi che avete pubblicato i risultati w che penso siate in buona fede….

      1. Partiamo dal presupposto che sono molto attenta a qs tipo di informazioni,e sn a favore del promulgarli. Ma il dubbio viene anche a me….per es:biscotti mulino bianco.I pan di stelle,i rigoli ecc…li fanno da un’altra parte??perchè proprio quelli e non tutti??

      2. sono d’accordo con te!! faccio anche io un esempio non citando l’elenco,la pasta barilla dà le commesse ad altre fabriche che producono la pasta,li fanno secondo i loro criteri e poi gli appiccicano il marchio barilla perchè gli costa meno così che fare viaggiare il prodotto x tutto il paese,quindi anche i prodotti dell’elenco o almeno alcuni faranno in questo modo dunque non necessariamente inquinati dai metalli pesanti….riflettiamo su questo!!!

    1. E solo uno spunto di riflessione ogni tanto un punto di domanda fa bene al intelletto.

  2. L’uomo pur di vendere e fare soldi fa del male a se stesso… la fame di denaro è più preziosa di molte vite. La cura per il cancro esiste già da tempo ma non è ancora entrata in commercio perchè le multinazionali farmaceutiche ne risentirebbero enormemente a livello di profitti economici. Quindi? Quindi, per non incentivare queste “multinazionali della morte” consiglio di mangiare se possibile prodotti nostrani a Km 0 e limitarsi anche nella carne (che è dannosa e nociva più di ogni altra cosa). Buona fortuna. E che il DooM sia con tutti voi.

    1. che bello che ancora ci sia gente a fantasticare su queste presunte cure per tutto già esistenti!!!!

    2. Questa sulle case farmaceutiche è un po’ una minchiata (scusa il termine, ma ci sta), e te lo dico da ex-dipendente di casa farmaceutica.
      E’ vero che di magagne là dentro se ne facciano veramente tante, che la corruzione nell’ambiente sia dilagante, che l’interesse principale sia il denaro, e che il denaro conti più di mille vite, ma se la tua teoria sulla cura del cancro fosse vera, allora mettendomi nei panni di una spietata casa farmaceutica che volesse massimizzare il profitto, non farei morire la gente a 45, 50 o 55 anni di cancro… ma produrrei una medicina in grado di tenerti in vita fino a 90 anni, e ti renda dipendente da essa per tutto il resto della tua vita. Guadagnerebbero molto di più che nel farti morire presto.

  3. Qual’é lo studio? Si muovono accuse pesanti a produttori consolidati sul terreno italiano. Possibile che nessuno dei distributori si sia mosso?

    1. Questo è stato scritto ora sta al lettore fare una disamina che è importante prima di farsi un Idea.

  4. di tutta la lista fatico a rinunciare solo al pane panem ai 7 cereali, metalli pesanti o additivi è cmq ‘appetitoso’.

  5. Quando la mancanza di precisione diventa pericolosa:

    I metalli pesanti sono un pericolo per l’uomo in grandi concentrazioni e a particolari numeri d’ossidazione. In natura e nel corpo umano ci sono una gran quantità di metalli pesanti utilizzati naturalmente dal nostro organismo per attuare le biosintesi più svariate. Il problema dei metalli pesanti è di due tipi, la tossicità e se ossidati a numero di ossidazione zero diventano inerti e quindi in qualche maniera cancerogeni (se inalati).
    I metalli pesanti si trovano essenzialmente in tutti quegli ambienti in cui vengono bioccumulati (faccio un esempio: se in un campo ci sono dei metalli pesanti e ci faccio una coltivazione e da questa coltivazione ricavo un compost quest’ultimo sarà più ricco di metalli pesanti, se questo ciclo lo ripeto molte volte la concentrazione di metalli pesanti diventa pericolosa).
    I metalli pesanti si possono trovare all’interno dei fumi della combustione con numero di ossidazione “0” e in forma finissima nella misura in cui si sono bruciati dei prodotti di sistemi biologici che bioccumulano quest’ultimi.
    Un’altra fonte di metalli pesanti sono i rifiuti speciali di natura ospedaliera o industriale.
    Il fatto che si brucino dei rifiuti che presentano dei metalli pesanti al loro interno è da considerarsi un’occasione e non un pericolo. I metalli pesanti sono facilmente raccoglibili con sistemi di filtrazione e separabili per gravimetria (vengono lanciati dentro una camera apposita e si dividono per peso).
    Se gli stessi rifiuti organici contenenti metalli pesanti si avviassero al compostaggio aumenteremo la concentrazione di quest’ultimi e se inseriti in un ciclo di compostaggi aumenteremo di molto la loro concentrazione.

    Qualsiasi combustione produce dei fumi, i fumi sono particelle finissime o molecole piuttosto leggere ridotte in un pulviscolo leggerissimo. Esistono una miriade di sistemi di filtrazione diversi da i filtri assoluti ai setacci molecolari a gli esclusori dimensionali fino ad arrivare alle membrane osmotiche.
    Il livello di filtrazione può essere consistentemente inferiore allo 0,01 micron; questo garantisce che non passi nulla.

    Ora non voglio dire che un sistema di termovalorizzazione mal gestito non sia pericoloso o non produca degli inquinanti particolari.
    Dico che le responsabilità di un sistema mal gestito sono delle persone che lo gestiscono e non del processo scientifico che non viene attuato fino in fondo.

    Ho composto questo scritto perché penso che la mancanza di precisione in ambito scientifico debba essere corretta. La scienza non è un’opinione e procede attraverso il metodo scientifico che non è suscettibile di sensazioni o opinioni.
    La scienza vive di tesi e dimostrazioni e non di chiacchere.

    1. Grande Guido, finalmente un po’ di chiarezza! Purtroppo le persone sono confuse e senza punti di riferimento, in quanto, anche coloro che tra di noi son più attenti e vogliono informarsi, vengono spesso ingannati da notizie false e volutamente distorte. Si sa, nel cosiddetto ciclo dei rifiuti gira una parte del PIL dello Stato Italiano e gli interessi, soprattutto della criminalità imprenditoriale, sono paurosi. I termovalorizzatori sono mal visti da coloro che da sempre gestiscono ed hanno gestito le discariche, in quanto tolgono loro parte del guadagno (meglio sotterrare tutto facendoselo pagare a peso d’oro dalle amministrazioni locali, che cercare di avviare un ciclo corretto e completo per lo smaltimento dei rifiuti). In Campania ad esempio,è ormai dimostrato dalle centinaia di inchieste della magistratura che la maggior parte delle discariche sono state gestite, in modo criminale, dalla camorra. Faccio un esempio che spero potrai confermarmi. La concentrazione massima, consentita dalla legge, per le emissioni della famosa DIOSSINA in aria, da parte di un impianto di termovalorizzazione è di gran lunga inferiore alla concentrazione della stessa sostanza nociva permessa ad un CEMENTIFICIO! Il punto qual’è? Che io non ho mai visto una popolazione alzare palizzate davanti ai cancelli di un cementificio. Anzi nemmeno lo sanno che un cementificio ha emissioni che inquinano il territorio. Invece, quando si tratta di termovalorizzatori spuntano scienziati da tutte le parti per dire che è il male assoluto. Certo stiamo parlando sempre di INQUINAMENTO ma ormai si sa, non lo si può evitare ma solo limitare. Forse la maggior parte della popolazione non sa nemmeno, e non per colpa loro, che l’ordinamento legislativo di questo paese ACCONSENTE l’inquinamento! Certo, ne limita le concentrazioni, ma per esempio non potrebbe mai dire che le mozzarelle di bufala non possano contenere diossina. Così come per il pane e la pizza cotti in forni a legna, per gli ortaggi e le carni. Tutto ciò per un semplice motivo. Ormai abbiamo inquinato il nostro pianeta in modo così massiccio che è impossibile trovare qualcosa di non inquinato…e con il cosiddetto processo di “magnificazione” il nostro corpo accumula sempre più metalli pesanti ed altri inquinanti, fino a che…..MUTEREMO 🙂 ! Buona salute a tutti….

  6. ma sarà mica una speculazione? Mi sembra veramentre strano che siano proprio le marche che guadagnano di piu ed inoltre proprio i prodotti piu venduti di queste marche ad essere citati! :
    sinceramente alcuni prodotti della Barilla vengono prodotti anche nella mia città…su che abse possono dire che sono contaminati? Non mi risulta che un prodotto X venga realizzato da un solo stabilimento e consegnato poi per il resto dell’ Italia… Io penso che sia solo una offensiva verso queste marche perchè da un punto di vista qualitativo sono e migliori!

  7. Sono d’accordo per la filiera corta , incentiviamo i coltivatori diretti ed evitiamo tutto ciò che è industrializzato , confezionato e soprattutto raffinato !! Si vive lo stesso e soprattutto….. meglio !!

  8. Io a Roma ho risolto con Zolle. E’ un sito internet, basta cercarlo ed iscriversi… ti spediscono prodotti ottimi e naturali direttamente a casa. Ogni lunedì aspetto il ragazzo gentile che mi porta le sorprese della settimana: uova, pane, carne, verdure, zucche, carote, insalata, formaggi… davvero qualsiasi cosa, tutto naturale e prodotto da aziende agricole che certificano i loro prodotti. Il prezzo è irrisorio, circa 35 euro a settimana… sto risparmiando moltissimo e sto mangiando davvero bene…
    In realtà esistono poi altre alternative… in America e nel Nord Europa già sono cose che accadono da un po’… ad esempio, ogni palazzo ha un terrazzo condominiale. Basterebbe isolare il pavimento (basta dell’olio per friggere), assicurare uno scolo, coprire tutto di terra per almeno 20cm e piantare ciò che si vuole. Sarebbe un orto condominiale, in cui ogni condomino ha diritto a raccogliere ciò che vuole e il dovere di prendersi cura della coltivazione. Anche se in molti lavorano, così facendo ci sarà la possibilità di dividersi in turni, sarebbe un modo di creare delle comunità vicine, solidali e più aperte al dialogo, la qualità del cibo sarebbe nettamente superiore assieme al risparmio ed in più, non “pagando” più le multinazionali che ci alimentano le costringeremmo a cambiare politica…
    In ogni caso, almeno per le spezie sarebbe bene avere dei vasetti in giardino… propongo il Km -1 🙂
    Un saluto a tutti e buon appetito…

  9. a proposito di bufale, tra poco festeggio il 12° anno consecutivo della mail “catena di santantonio” che tutti avete ricevuto, più volte come me (in media, nei primi anni almeno una volta a settimana) e che in buona fede avrete mandato a tutti i vostri contatti “indignandovi” la mail è quella che inizia sempre così: “QUALCHE SETTIMANA FA, sull’Espresso, è uscito un articolo, la Camera dei Deputati ha approvato ALL’Unanimità i seguenti aumenti per TUTTI i parlamentari…” io oramai non la rcevo più da tempo e spero che sia finita qui, ma ha sparso frutti avvelenatissimi, contribuendo a far odiare le Istituzioni, Il danno è catastrofico, spero si possa far riflettere le persone, che in buona fede hanno contribuito a disinformare spargendo questo falso a piene mani.la rete abbonda di fregnacce, si deve imparare a discernere.

  10. i RINGO????? I PLUMCAKE???? le mie bimbe ne mangiano tutti i giorniiiiiiii!!!!!!!

  11. scusate ma “plumcake” quali? e paneangeli cameo che cosa, tutti i prodotti di questo marchio?

  12. Se ho compreso bene i due ricercatori…. di cui mi sfugge il nome…parlano di rilasci da termovalorizzatori…..orbene se fosse così le emissioni dei camini dovrebbero depositarsi sui territori più o meno distanti ….ne consegue..quindi che l’eventuale inquinamento non nasca dalla fabbricazione del prodotto ma eventualmente dalle materie prime usate…..quindi anche soluzioni suggerite come il non mangiare carne o derivati…o approvvigionarsi a km 0 sarebbero prettamente inutili…

  13. Qualsiasi combustione produce dei fumi, i fumi sono particelle finissime o molecole piuttosto leggere ridotte in un polvere leggerissima, sono presenti quasi ovunque.
    Bisognerebbe comprare dai coltivatori diretti, ci si compra carne, formaggi, uova, verdure ecc.
    Tutto ciò che è raffinato eccessivamente va evitato !! A voi la scelta…

  14. Si è vero a filiera cortissima, soprattutto dai coltivatori e allevatori vicino Milano, così i metalli pesanti ce li mangiamo lo stesso e li paghiamo meno, ahahahah

  15. Non posso sapere se la fonte da cui deriva questa tesi sia attendibile o se essa provi con gli argomenti trattati a screditare i grandi brand commerciali.
    E’ vero però che evitare accuratamente di consumare cibi complessi ed elaborati a favore di quelli più genuini,e quindi prodotti “quasi” autonomamente sia un concetto più sano per un corpo che urla da tutte le parti la sua richiesta di aiuto ogni giorno di più.
    Intolleranza, bambini appena nati con gravi allergie alimentari tali da impedire persino l’assunzione di un qualsiasi voglia tipologia di latte artificiale ne sono la prova.
    Abbiamo strumentalizzato persino il nostro stile di vita e ci troviamo a consumare sempre maggiori quantità di “cibo spazzatura” a volte anche per soddisfare solo il piacere della vista, perchè non sottovalutiamo che il packaging risulta un buon “specchio per le allodole”.
    Sono fermamente convinta che bisognerebbe ritornare ai valori di una volta, dove il piacere di stare in casa e ritrovarsi in famiglia prevedeva anche sfornare una bella “Pagnotta di pane” (Come si dice dalle mie parti).
    E la dove non sia possibile favorire dei meccanismi di lavorazioni più naturale limitarne quantomeno gli usi.
    E’ vero altresi che l’emissione continua di gas, fumi e quant’altro non siano da meno in nessun territorio…l’inquinamento ambientale ci sta rovinando l’esistenza,ma volete mettere, indipendentemente dall’attendibilità del documento, il gusto di una torta fatta in casa coi prodotti acquistati in una cooperativa agricola diretta che sapore ha?
    Sono stanca di questi sistemi commerciali. Abbiamo già molto e vogliamo sempre di più. Bisognerebbe esser pronti a far qualche sacrificio in più, ne vale della salute dei nostri figli.
    Non compro brioche ne cotolette di carne: sapete dirmi che tipo di carne c’è all’interno di una cotoletta? Si, quella che mettiamo in padella e in tre minuti è pronta? Beh..buon appetito….li dentro ci sono ossa triturate ai minimi termini, interiora, grasso e polveri conservanti..altrochè panino veloce e nutriente….
    La mia è una scelta: non ho un lavoro stipendiato ma la sera quando vado a letto so di aver dato a mia figlia il meglio che potevo…l’ho messa al mondo, non voglio contribuire con uno stile di vita malsano ad ucciderla,è già piena la vita di agenti esterni killer.
    Grazie a tutti per aver condiviso del tempo insieme in qst dibattito.

    1. Brava Chiara, te lo dice uno che di mestiere fà il cuoco, e lo dico anche ai miei alunni, il successo dei cibi cotti preconfezionati non è solo per il fatto che una/o non ha tempo per prepararsi una buona cotoletta come dici tu, ma anche per il fatto che non si amano abbastanza, e comprano tutto già pronto, i miei alunni ribadiscono che però è buono, quando faccio notare loro che sono pieni di glutammato monosodico e che son buoni “Per Forza”, mi danno ragione, quando spiego loro come preepararseli in casa i 4 salti in padella, senza spendere troppi soldi e mangiare prodotti genuini, mi rispondono che le loro mamme non hanno tempo per farlo perchè lavorano e che quindi si accontentano di quello che trovano in tavola, è dura far capire gli atteggiamenti sbagliati, come è dura far capire che andare per forza al ristorante, piegando naturalmente su quelli cinesi per questioni economiche, non è del tutto sano, quando poi spieghi loro la “SINDROME DA RISTORANTE CINESE” susciti un’ovazione di consensi.
      Qualcuno disse “la vita è troppo breve per mangiare male, e io aggiungo, per bere peggio”
      Buon appetito

  16. Paolo attivissimo è un disinformatore noto già da molto tempo, solo che la maggior parte dei creduloni che non si sveglia, non ha capito niente di questo personaggio

  17. ragazzi,
    prima di allarmarvi fate una ricerca su google, qua siamo con 7 anni di ritardo, di questa faccenda si parla dal 2005. Ne parlava Grillo nei suoi spettacoli di quel periodo, e chi dice che Attivissimo è un disinformatore ed avrebbe interessi di qualche tipo, forse non si è reso conto che di questa cosa si parla in maniera diffusissima, a questo punto tutta la rete dovrebbe essere collusa.

    ecco il link ai post originali di grillo:
    http://www.beppegrillo.it/2005/12/ferramenta_ambu.html
    http://www.beppegrillo.it/2005/12/sassi_a_colazio/index.html
    http://www.beppegrillo.it/2006/03/la_ricerca_imba.html
    http://www.beppegrillo.it/2010/07/un_microscopio_al_servizio_dellambiente.html

    ne riparla Byoblu a distanza di 4 anni
    http://www.byoblu.com/post/2009/09/03/Il-microscopio-maledetto.aspx?page=all

    I due fantomatici medici quindi hanno un nome e cognome, e sostengono di non aver mai detto di evitare quei cibi, perché le analisi erano state fatte su campioni presi a caso dai banconi dei supermercati, quindi senza certezza sulla ripetibilità delle prove.

    ancora da byoblu ecco un’intervista all’autore delle ricerche, meglio di lui nessuno può fugare gli eventuali dubbi:

    Se volete saperne ancora di più aprite google e scrivete “grillo microscopio elettronico” oppure “grillo montanari”, ancora “stefano montanari nanoparticelle”… ecc ecc
    daje!!

  18. Interessante, ma ho una curiosità, sono andato a vedere l’elenco presente sul blog di Beppe Grillo e ho fatto il confronto con il vostro, mi sapreste dire perchè avete aggiunto il bauletto COOP ?????
    Grazie buon lavoro.

  19. Signori, ma le fonti? “Recenti studi”, ottimo. Lo sapete che vengono pubblicati, vero? Tutti questi blog dicono cose che possono sembrare più o meno giuste, su questo non ci piove, ma se non mi date un riferimento provato (naturalmente dell’articolo, non di un blog che fa riferimento ad un blog etc.) come potervi credere? Potrebbe essere tutta una bufala, come succede spessissimo nel web. Sono accuse pesanti quelle che formulate, non da prendere alla leggera ed informarsi in maniera corretta è un diritto per tutti.

      1. Non ci siamo capiti. Questo che mi stai mostrando è un resoconto privo di alcuna validità. Non vedo nomi (Un recente studio compiuto da due scienziati modenesi: chi sono? Pippo Baudo e Pluto?) ne dati, ma una lista di cose che presumibilmente possono essere dannose. Posso scrivere anch’io una cosa del genere e dire che i carciofi fanno diminuire l’incidenza di tumori al setto nasale e, se sono particolarmente creduloni i miei lettori, posso arrivare a far credere che ho ragione senza aver alcun dato in mano.

      2. e credi che dal 2007 non sia cambiato niente? e quelli che abitano vicino agli inceneritori devono comprare a km 0? e credi che citare una cosa scritta da uno qualunque che non dice nulla più di quello che dite qui significhi citare una fonte? e qual è la fonte della fonte?
        ODIO INTERNET, per queste cose.

      3. È già qualcosa che non abbiano cancellato i commenti per non sentirsi sminuiti, come fanno in altri siti, non dando una reale possibilità di critica.

  20. @Marcello..come si vede che sai poco…ci sono coltivatori diretti che tu pensi abbiano cose buone ,che coltivano la roba pure peggio di quella che trovi al super.FIdati. Per non parlare della roba con la dicitura “bio”. Non avete idea di come coltivano le cose i “coltivatori diretti”. Come pensate ottengano la verdura la frutta la carne che mangiate e comprate da loro ?………. Ne più ne meno come gli altri produttori……… E poi, no carne no latte e derivati..Ma per favore…al limite posso capire il no alla carne,ma il no al latte derivati e uova mi spiace ma è una cavolata,questo perchè non si può mangiare solo pasta pane riso legumi frutta e verdura. Io di certo non potrei mai nutrirmi solo vegan.E sono d’accordo con qunto detto da GIò qui sopra. E poi chi l’ha detto che la pasta il pane il riso la frutta e la verdura siano tutti sani?..e poi,dai per esempio il latte di soia è una ciofeca, a me vien la nausea solo ad annusarlo ! e PER ME il latte e i suoi derivati sono indispensabili!E poi pochi sanno che nel 90% dei casi la soia ha dentro il peggio del peggio? questo perchè se alle colture di soia non venissero fatti certi trattamenti,non potrebbe nemmeno crescere! Ultima cosa,i coltivatori diretti,quelli a filiera cortissima,ci marciano su un bel po,quello che vendono è tutto molto caro e non tutti possono permettersi certi prezzi! Essendo a guardagno diretto la loro roba dovrebbe costare la metà invece ti sprano certi prezzi…

  21. Per avere un minimo di veridicità quest’articolo dovrebbe avere fonti precise, e non rimandare ad un altro sito.
    Può essere uno spunto di riflessione sul veleno che ingeriamo ogni giorno in tutti i modi possibili, ma si eviti assolutamente di denigrare aziende senza avere i risultati delle ricerche effettuate dagli enti preposti.
    Il che significa che se si scrive di queste cose è necessario presentare le carte, con tanto di timbri e firme, e non dire “un recente studio”. E’ una baggianata.
    Le testimonianze de relato senza citare la fonte non sono prese in considerazione, punto e basta.
    Pure io posso dire che un mio amico mi ha detto che gli asini volano.
    Saluti.

  22. Io il pane, biscotti e tutto quello che posso me lo faccio a casa….per il resto aziende agricole a KM 0….poi aziende biologiche sempre vicine, latte di soia (di capra sono allergica) e tutti i derivati possibili…consumo in picchiata di carne, mantengo pesce ma sempre a km bassi e moltissimi legumi

  23. Ho letto tutti i commenti e concordo con quanti dubitano dell’articolo perchè non ha riferimenti scientifici…o quanto meno non li indica;
    sono d’accordo sul dubitare anche dei km 0 e di altre tipologie di alimenti, perchè “chi mi garantisce che non siano contaminati anch’essi?”;
    e ancora, concordo con chi dice che i fumi possono derivare da inceneritori tanto quanto dai camini delle abitazioni o dagli scarichi delle auto;
    e poi rifletto sul discorso della contaminazione e di cosa questo voglia dire in termini scientifici…ci sono livelli soglia considerati?…sono affidabili tali eventuali interventi soglia (troppo alti vs. troppo bassi)?
    e mi piacerebbe sapere se laddove fabbricano alcuni di tali prodotti sono effettivamente presenti dei termovalorizzatori (qualcuno ha scritto anche qui…spero risponda)
    e soprattutto, sarei davvero interessata a leggere l’articolo integrale della ricerca svolta (anche se contiene risultati pioneristici e ancora non scientifici perchè effettuati su piccoli campioni, è bene comunque dare voce), per capire se lo studio è stato svolto solo sui prodotti indicati o anche su altri che invece hanno “superato l’esame”…
    …e detto tutto ciò, io ho un bimbo di 3 anni e una di 6 mesi…e alcuni alimenti son proprio per loro…da mamma mi trovo disorientata …i km 0 sì, ma chi dà la garanzia di igiene e salute di quanto viene prodotto? affidarsi a grandi marche sembra non sia comunque sufficiente… io finora ho cercato di acquistare prodotti che non contenessero coloranti, conservanti, esaltatori di sapidità, addensanti, antiossidanti…ma vista la lista suindicata…mi sembra che non sia sufficiente!!!
    Per concludere…ora che ci faccio con gli omogeneizzati al manzo della plasmon e con i galletti del mulino bianco? Dò retta allo studio e boicotto le marche anche se lo studio non è credibile o me ne frego? mica lo so…questo è davvero un dubbio amletico!!!

  24. Non è molto giusto stilare elenchi come questi, inserendone i nomi commerciali. I ricercatori hanno effettuato analisi su TUTTI i prodotti che sono in commercio? Se la risposta è no, perché i prodotti non valutati devono essere ritenuti sani e quelli in elenco negativizzati?

  25. io vado all’eurospin spendo meno è tutto italiano e x il momento nn pago le marche

  26. Italianità e filiera corta: cercate di comprare dal contadino, e invece di investire in porcherie globalizzate e multietniche, comprate materie prime..farina, uova, burro: investite un po’ del vostro
    tempo, e vivrete meglio evitando rischi e redistribuendo proventi ai nostri concittadini che se li meritano.

    http://aristocraziaduracruxiana.wordpress.com/2010/05/17/la-torta-della-nonna-lidentitarismo-alimentare-parte-dalla-colazione/

    http://aristocraziaduracruxiana.wordpress.com/2012/02/02/consigli-dacquisto-per-uno-squattrinato-identitario-di-ille-doctor-luminis/

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