La marea nera bis del Golfo del Messico prosegue, ed è davvero una cosa ben strana: se ne preoccupano infatti gli arabi diAl Jazeera, ma non gli americani.I media statunitensi, dopo un’iniziale moderatissima attenzione, non degnano più gli eventi di un’occhiata. Le autoritàstatunitensi – e qui si sfiora ilcomico – dicono di non aver notato nulla, ma proprio nulla, durante i sorvoli sull’area.Le associazioni di volontariato continuano a fornire ulteriori documentazioni dell’abbondante petrolio nella zona del pozzo Bp Macondo, che un anno fane vomitò 5 milioni di barili, la peggior catastrofe del genere nella storia industriale. Le uniche analisifinora effettuate (a cura dei giornalisti, appunto) hanno evidenziato che il greggio è frescocorrisponde esattamente a quello di Macondo.Adesso la marea nera bis è stata appunto notata da Al Jazeera, che le dedica un ampio epreoccupato servizio più una galleria di foto.Un giornalista di Al Jazeera ha sorvolato pochi giorni fa la zona di Macondo sull’aereo di Bonny Schumaker, dell’associazione On Wings of Care.Il volo si è svolto dopo diverse giornate di cattivo tempo, uragano compreso. Se gli affioramenti di petrolio fossero stati un episodio isolato, le onde avrebbero spazzato via tutto. Invece no. C’è sempre petrolio fresco in prossimità di Macondo: una scia lunga circa7 chilometri e larga 10-50 metri si trova a circa 19 chilometri a Nord Est del pozzo.Può trattarsi di una perdita naturale di idrocarburi dal fondale? Nel Golfo del Messico succede spesso, il sottosuolo è pieno di petrolio…La risposta è no. Almeno nel senso che una perdita naturale di petrolio così corposa non si è mai vista, dicono gli esperti intervistati dall’emittente araba.Piuttosto, dalle loro parole pendecorpo un vecchio fantasma. Che cioè il petrolio del giacimento di Macondo si stia aprendo una strada approfittando sia delle crepe naturali del sottosuolo sia le ulteriori crepe causate dalle affannose e complicate operazioni per turare il pozzo fuori controllo.Il giornalista di Al Jazeera ha notato, durante il sorvolo, due navi della Bp, intente – dice il portavoce della società – a studiare le perdite naturali di idrocarburi La Bp smentisce qualsiasi perdita da Macondo. Un video della bocca del pozzo girato da un robot subacqueo e mostrato alle autorità statunitensi (non è stato tuttavia reso pubblico) non ha evidenziato alcuna perdita.Il servizio di Al Jazeera sottolinea la necessità di investigare urgentemente sulla questione e di esplorare accuratamente il fondale.

Casomai qualcuno avesse ancora dei dubbi sulla bontà di questa idea, posso citare l’esempio domestico del rubinetto che perde. Comincia con una gocciolina cui si può rimediare facilmente e con poca spesa. Finisce con una chiamata urgentissima all’idraulico. Se viene.

Su Al Jazeera non finiscono gli avvistamenti di petrolio sul Golfo del Messico e la galleria fotografica

Da On Wings of Care il sorvolo delle chiazze di petrolio insieme al giornalista e al fotografo di Al Jazeera

Foto On Wings of Care

http://blogeko.iljournal.it/2011/marea-nera-bis-nel-golfo-del-messico-perfino-gli-arabi-sono-preoccupati/63864

 

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